sabato 31 dicembre 2011

Sui pedali, a tutte le età. Immagine d'augurio 2012.

Quest'immagine ci ha accompagnato, rafforzandoci, nei nostri percorsi 2011. La pubblichiamo, ad augurio dei futuri percorsi 2012. Buona bici, buona salute, buon anno. Per pedalate senza età, per tutte le età.
31 dicembre 2010, mattinata, quattro sotto zero, Quartiere San Paolo di Feltre, vicino al Cimitero Germanico. La signora pedala verso il centro di Feltre, è martedì, giorno del grande mercato. Scende dalla bici, nella leggera discesa che fiancheggia la chiesa, per l'asfalto ghiacciato.
(Foto: Lele Taborgna)

lunedì 27 giugno 2011

Itinerario 19 - Da Feltre, tra Cimbri e 7 Comuni - Altopiano d'Asiago, vicino alle Dolomiti.

Feltre-Arsiè-Fastro-Primolano-Enego-Stoner-Foza-
Valstagna-Cismon del Grappa-Incino e Rocca d'Arsiè-Arsiè-Feltre
TOT. KM 101,32
Territori in provincia di Belluno e Vicenza
Ogni giro ha proprie fatiche e piaceri. L'itinerario proposto sull'altopiano di Asiago non prevede le già viste altitudini dolomitiche. Tuttavia, non è da sottovalutare l'escursione che ha toccato i 1100 metri di altitudine, con partenza dai 239 di Primolano. In breve, significa aver a che fare con circa 20 km di salita, non molto impegnativi fino ad Enego, più coinvolgenti quasi fino a Foza. Anche la discesa per Valstagna e Valsugana, tra luoghi d'incanto, pretende grande attenzione alla strada.  

Importante: Passerella sul Brenta, ritorno per Cismon del Grappa.

Arsiè

Da Feltre, Osservatorio Turismo Asslib, pedaliamo verso Trento per Giaroni (km 11,48 – alt. 284) dove prendiamo la vecchia strada evitando due brevi ma pericolose gallerie. Si giunge in piazza ad Arsiè (km 14,98 – alt. 321) e si prosegue per Fastro (km 19,89 – alt. 354). Ora si scende su Primolano dove, alla chiesa, si punta sull'attraversamento della superstrada per la base della salita verso Enego (km 22,90 – alt. 239).
Scale di Primolano e Chiesa
Comincia la scalata, con 16 tornanti in lunghi andirivieni lungo la costa della Valsugana, con vista su San Vito d'Arsiè e Cismon del Grappa. Ecco Enego, con la sua bella piazza, la rocca scaligera, la chiesa elevata, il municipio (km 35.54 – alt. 768). 
 panorama su Cima Grappa
Quando si riparte, si sale ad 840 metri fino alla fine di Enego, km 36,90. Per Cornetta, km 38,65, tocchiamo i 955 metri di altitudine. E non si finisce di salire fin dopo il bivio per Marcesina, dove al km 42,11 tocchiamo l'altezza massima di 1100 metri. Panorami magnifici, estesi, su Cima Grappa, gli abitati di Stoner (km 43,92 – alt. 1067), Lazzaretti (km 48,92 – alt. 1076) e, finalmente, dopo il ponte più alto d'Europa, Foza (km 50,94 – alt. 1071).  

 Enego
Il ponte più alto d'Europa, Foza.
Riposo, prima di affrontare la discesa su Valstagna. Percorso stupendo, che pretende qualche sosta per ammirarlo. Infine, ecco la bella Valstagna e il fiume Brenta, al km 65,43 e con altitudine di 162 metri.
Si tiene la destra Brenta, verso Cismon del Grappa, attraversando i caratteristici abitati; dopo San Gaetano e Collicello, una passerella, indicata con la freccia “farmacia” (km 74,50 – alt. 207), ci porta comodamente nel centro di Cismon, evitando traffico e accorciando la strada.  

discesa per Valstagna
Valstagna
quasi alla Passerella per Cismon del Grappa
strada per Incino e Rocca d'Arsiè
Siamo agli ultimi chilometri per il ritorno a Feltre, lungo il bacino di Corlo. Affrontiamo la breve salita da Cismon (km 75,25 – alt. 213) per Incino, raggiunto al km 79,07 – alt. 365. Verso Rocca e il lungolago, ancora Arsiè (km 86,05 – alt. 321), poi Giaroni, Santa Lucia di Caupo ed è Fetre al km 101,32 – alt.298.


*Note: il percorso è stato effettuato sabato 25 giugno 2011. Carenza d'acqua. Da Primolano a Lazzaretti in salita, pur non estremamente difficoltosa, per quasi 20 km, fino a quota 1100.  Importante la Passerella da destra Brenta, dopo Collicello, al centro di Cismon del Grappa.

lunedì 23 maggio 2011

Itinerario 18 - In Marmolada. Da Feltre. Nei giorni del Giro d'Italia.

Pubblichiamo il percorso da Feltre a Passo Fedaia, Marmolada, e ritorno.
Effettuato domenica 22 e lunedì 23 maggio, nei giorni del 94° Giro d'Italia.
FELTRE-SANTA GIUSTINA-PONTE MAS- AGORDO- CENCENIGHE-ALLEGHE-ROCCA PIETORE - SERRAI DI SOTTOGUDA - MALGA CIAPELA-PASSO FEDAIA
e ritorno per la stessa via.
TOT. KM 171,68.
Marmolada, la Regina delle Dolomiti, è meta d'obbligo per qualsiasi visitatore, turista, escursionista.Noi l'abbiamo presa con calma, come 18° itinerario documentato. E ci stiamo pensando molto, a quell'esperienza, prima di scrivere. Potremmo dire banalità. Raccontare fatti, luoghi, cose scontate. Diremo allora di impressioni. Delle conseguenza di quella pedalata, il 22 e 23 maggio, con il Giro d'Italia, domenica, e la pace del lunedì. Senza la bicicletta, non ci saremmo fermati a Sottoguda, per camminare tra i Serrai. Senza la bicicletta non avremmo goduto, metro dopo metro, degli scorci dolomitici che appaiono da Malga Ciapèla a Passo Fedaia. Con la bicicletta, abbiamo avuto il piacere di scendere, osservare, camminare. Già. Con la bicicletta, si può anche camminare.
Foto d'apertura: diga in territorio di Trento e versante bellunese con bacino, cartello di Passo Fedaia, Rifugio Fedaia.
 MATERIALI IN CARICAMENTO
 Foto sopra: quasi al Passo; sotto, Rifugio Capanna Bill. 
 Serrai di Sottoguda, due chilometri di pace e meraviglia fino a Malga Ciapèla.
MATERIALI IN COMPLETAMENTO
Domenica 22 maggio, nel giorno di attraversamento delle Dolomiti del Giro
d'Italia 2011, decidiamo di portarci tra Passo Giau e Passo Fedaia.
Partenza da Feltre, Osservatorio Turismo Asslib con direzione Santa Giustina
(km 13,60 – alt. 301)/Meano/Ponte Mas (km 25,39 – alt. 375) per arrivare ad Agordo (km 45,79 – alt. 616). Proseguiamo, in dislivello per Cencenighe (km 56,10 – alt. 774) fino ad Alleghe e al suo lago(km 64,89 – alt.983).
Il tempo, instabile, va e viene in pioggia mentre i corridori del giro la stanno prendendo tutta nella salita di Passo Giau. Da Caprile, decidiamo di avvicinarci alla Marmolada e a Passo Fedaia con sosta a Sottoguda (km 74,81, alt. 1242), dove arriva la pioggia che investe i corridori a Passo Fedaia.
Quando si riparte da Sottoguda, attraversando il caratteristico centro della località dolomitica, si percorrono due chilometri dei meravigliosi Serrai, Riserva Naturale, gola con faraglioni che porta a Malga Ciapèla (km 78,37 – alt. 1528). Da qui, superando gli impianti di Capanna Bill (km 79,83 – alt. 1688) la salita si fa impegnativa, con la lunga dirittura che, dal Rifugio Capanna Bill, dà inizio alle rampe di ascesa verso il Fedaia.

In effetti, anche se scoraggianti nella visione d'insieme, le rampe semplificano con i tornanti lo sforzo di una lunga e costante dirittura in pendenza, che non offre pause.
Pedala e pedala, in pochi e impegnativi chilometri ecco il versante bellunese di Passo Fedaia (km 83,29 – alt. 2054). Ormai in piano, con a fianco il lago e ai piedi del Ghiacciaio Marmolada, si raggiunge la diga, versante trentino del Passo (km 85,84 – alt. 2057).
Meritato riposo con vista sul chiaroscuro di neve, roccia e ghiaccio, e si può riprendere la via del ritorno, tutta in discesa fino a Feltre, alla quale si giunge dopo un percorso totale di 171,68 km.

Note: L'itinerario è stato documentato domenica 22 e lunedì 23 maggio 2011.
Situazioni di pericolo in diversi tratti della strada Ponte Mas/Caprile;
l'unico, nuovo, tratto di pista ciclabile lungo un chilometro è, in sinistra
Cordevole, da Ponte Mas al distributore verso Peron.

martedì 17 maggio 2011

Itinerario 17 - Esperienza, con bici della spesa, sulle tracce della Via Claudia Augusta; da Feltre-Norcèn di Pedavena a Passo Croce d'Aune (BL).


Doveva essere un  percorso a piedi. Ma non ce la siamo sentita di lasciare a casa la bicicletta. E così, con quella della spesa, senza ciclocomputer e bandierine, siamo andati sulle tracce della strada imperiale Via Claudia Augusta nel tratto compreso tra Feltre e Passo Croce d'Aune. Lasciamo alcune immagini rinviando, per l'informazione più completa dell'itinerario, a www.camminadolomiti.blogspot.com.
Il riferimento per il percorso della Claudia Augusta Altinate, nella direzione di Passo Croce d'Aune, è il campanile di Norcèn, sopra Pedavena. 
La posizione isolata ed elevata della chiesa fa supporre il luogo come antico punto di osservazione e difesa del passaggio Claudia Augusta. Verso Valduna, dalla chiesa, la strada si fa inizialmente erta, con pendenze del 15-20%.
Arrivati a Valduna, tutto cambia. Siamo in quota, quasi in piano, tra gli 800 e i 900  metri di altitudine.
Da Valerna, si accentua la percorribilità della strada, con lunghi tratti incredibilmente rettilinei. Ormai, si va spediti e veloci.
Intorno, grande verde, grandi boschi. Di fronte alla direzione di marcia, leggermente a sinistra, si individuano le costruzioni alberghiere e private di Passo Croce d'Aune.
La linearità della strada si interrompe ad una specie di trivio, dove smottamenti del terreno, con attuali ripristini del Corpo Forestale dello Stato, consigliano di prendere lo sterrato a destra, fresco di apertura con ruspe.
Riprende dunque, con l'immagine di una costruzione particolare, quasi facciata di chiesetta, la strada in piano, ormai prossimi a Croce d'Aune. 
Raggiungiamo il Passo ritenendo il percorso certamente più breve dell'attuale carrozzabile (vedi itinerario bicidolomiti n. 8), che scorre, per nove chilometri da Pedavena, con  numerosi tornanti, sul versante opposto di quello da noi sperimentato.
 Passo Croce d'Aune
Ritorno per Valle di Lamèn
Seguendo i cartelli Claudia Augusta,posizionati da Soc. Archeologica Claudia Augusta, sulla via del ritorno, puntiamo sulla Valle di Lamèn anzichè tornare a Norcèn. Imboccata la Claudia Augusta a destra dell'itinerario per l'ascensione al Rifugio Dal Piaz, ripercorso il tratto piano-falsopiano fino alla costruzione fotografata, la strada si fa sentiero, per lunghi tratti, prima di riprendere respiro e dimensione aprendosi sulla bella Valle.
Vale la pena seguire i cartelli Claudia Augusta per continuare a ritrovarsi in ambienti verdi, freschi, boschivi.
Si giunge così all'area attrezzata della Vallle di Lamen. Poi, su strada bianca, in piano e discesa, la si percorre per arrivare all'abitato di Lamen. Ottimo panorama: sulla destra Norcèn, sotto Pren. Più in là, isolata, la chiesetta di Altìn (Altino), a testimoniare l'antico percorso Claudia Augusta.
 Valle di Lamèn
Note: Itinerario svolto mercoledì 11 maggio 2011. Il percorso è di pochi chilometri, circa 18. Non ci sono problemi d'acqua. Può essere sufficiente una mezza giornata per andata e ritorno.