sabato 30 ottobre 2010

Itinerario 14 - Da Feltre a Canal San Bovo, Valle del Vanoi, Passo Gobbera, Imèr e ritorno.


Feltre-Fonzaso-Ponte Serra-Ponte Oltra-Pontet-Canal San Bovo-Passo Gobbera-Imèr-Fonzaso-Feltre
Tot. km 74.48

Valle del torrente Vanoi. Un altro itinerario tra zone bellunesi e trentine. Valle raccolta, certo isolata, segnata dalla Grande Guerra come il Museo di Caoria testimonia. Un tempo, la si raggiungeva proprio lungo il Vanoi. Poi, la galleria di collegamento con Imèr e Primiero. Utile per tutto e per il traffico veicolare. Nostra intenzione era indicare una passeggiata da Feltre, a Canal San Bovo, a Caoria e Rifugio Refavaie, sotto il Monte Cauriol. Sappiamo ora che il cicloturista può raggiungere Vanoi solo per Passo Brocòn, 1616 m slm, e Passo Gòbbera, 985 m slm.
Foto in apertura: tornanti tra Canal San Bovo e Passo Gobbera, cartello del Passo.

Partiamo da Osservatorio Turismo Asslib, centro storico di Feltre, con direzione Trento-Bassano. Presa la 50/bis, Via Culiada, siamo al bivio di Artèn al km 6,82, alt. 319 m. Al centro di Fonzaso, km 10,17, tiriamo dritti per Galleria Pedesalto, km 12,21 alt. 325. Preferendo la vecchia strada, lungo il bel tratto del torrente Cismon, si pedala fino al km 13,60 con dislivello che ci porta a m 382. Podo dopo, ripresa la carrozzabile Grappa-Passo Rolle, ecco Ponte Serra, km 14,18, e Ponte Oltra, km 18,01 m 408 slm. La strada è scorrevole, con alcuni tratti in brevi gallerie. La pendenza resta lieve.
Foto: sopra, bivio Arten e centro Fonzaso; sotto, vecchia strada Pedesalto, rotonda Lamon, Ponte Oltra.
Da Ponte Oltra, tratto di lavori in corso per la nuova Galleria di Moline. Evitiamo le successive, km 20,22 e 21,09, Val Rosna, con il vecchio tracciato accessibile e in sicurezza. Rientro forzato, poco sicuro, in galleria, poco prima di raggiungere Pontet, km 23,96 - 582 slm.
Abbiamo tentato, non appena possibile, di trovarci sul corso del torrente Cismon da dove parte la vecchia strada per Canal San Bovo e Vanoi. Per divieti e obblighi ci troviamo così alla Galleria Totoga, tunnel di km 3350 che collega Primiero e Vanoi, da Imèr a Canal San Bovo. Abbiamo prcorso km 28,25 e siamo a 607 m slm. All'imbocco della galleria c'è il cartello con divieto di transito alle biciclette.

 Foto: sopra, lavori a Moline, gallerie Val Rosna/Pontet, strada vecchia; sotto, Pontet, centrale Schener, lago.

TUNNEL TEST
 Decidiamo, attrezzati con vari dispositivi illuminanti su bici e traino, con giubbino di visibilità, spinti dal nostro compito di ricerca e per restare quanto più vicini alla lunghezza del tracciato della vecchia strada Feltre-Canal San Bovo, di usare il tunnel come test. Sarà un purgatorio. Nonostante l'orario di rarissimo traffico, la respirazione è difficile, il tratto è in costante salita, il tunnel diventa infinito. Vediamo finalmente l'uscita che guadagnamo fermandoci al cartello di ingresso a Canal San Bovo. Siamo al km 31.90, 765 m slm. Esperienza da non ripetere. Se qualcuno si trovasse in difficoltà, e dovesse comunque attraversare il tunnel, lo faccia chiedendo un passaggio a camion e furgoni.
Il divieto di transito alle biciclette va tassativamente rispettato, per sicurezza e salute.
Ci troviamo nel bel centro di Canal San Bovo, km 33,08, con Ecomuseo, Ufficio Informazioni Turistiche, Municipio. Ed è vicino a quest'ultimo che chiediamo conferma sulla frana che blocca da tempo la vecchia strada lungo il Vanoi, verso Feltre. Due ragazzi confermano che non si può passare, che è impossibile attraversarla. Ormai la nostra passeggiata va scomparendo... Il progetto di percorrere la valle per Caoria, con visita al Museo della Guerra, fino a Refugio Refavaie, dovrà essere rinviato. Per uscire dal Vanoi, tra Passo Brocon e Passo Gobbera, scegliamo quest'ultimo, più accessibile.
Foto: Canal san Bovo
Dal bivio di ingresso a Canal San Bovo, dove torniamo, il cartello indica 4 km dal Passo. Iniziamo la salita, non particolarmente impegnativa, e veniamo ripagati di precedenti disagi. Un autunno dai colori stupendi viene dipinto dal sole prossimo al tramonto.
Curva dopo curva, ci sono da una parte la vallata del Vanoi e dall'altra le Pale di San Martino, che spuntano di quando in quando. Lo sguardo più bello su queste ultime è possibile dal Lago di Calaita, al cui bivio giungiamo avendo percorso km 37,87 con altitudine 970 m slm. La passeggiata delle nostre iniziali intenzioni si è dovuta allungare. Pigiamo sui pedali per portarci al Gobbera. Ci arriviamo al km. 38.75; l'altitudine segnalata dal cartello è di 985 m slm. All'altezza dell'Albergo Passo Gobbera il nostro altimetro segna 1001 m slm. Differenze certo date da pressione atmosferica.
Discesa con le ultime luci solari verso Imèr, con sguardi eccezionali sulle Dolomiti Bellunesi, il Pavione, la valle del Cismon a Mezzano e Primiero. Vorremmo avere più tempo per non essere solo tecnici di un itinerario cicloturistico. Ma cala il sole, su queste bellezze.
Raggiungiamo Imèr al km 44.78, alt. 651 m. Mancano 30 km per il ritorno a Feltre. Li facciamo pedalando a più non posso, con il nostro traino vari fanali e luci lampeggianti, giubbino di sicurezza e coperture adeguate ai 6 gradi di temperatura. Tracciato in discesa. Ponte Oltra al km 57,08. Ponte Serra al km 60,92. Bivio Arten/Santa Lucia al km 68,01. Osservatorio Turismo Asslib al km finale 74.48.
Anche questa è fatta. Ma abbiamo rischiato. Senza piste ciclabili. Con traffico veicolare a filo di pedale e qualche scriteriato che sfida il divieto di sorpasso tra autoveicoli, anche in galleria.

Note:
- Percorso senza piste ciclabili, se si esclude il marciapiede chiamato ciclopedonale, irto di passi carrai, sul tratto iniziale Via Culiada Feltre.
- Per una decente raggiungibilità della Valle del Vanoi, da Feltre e dalla pianura, occorre attendere la riapertura della vecchia carrozzabile che porta in destra Cismon e costeggia la sinistra del torrente Vanoi fino a Canal San Bovo.
- Il tracciato cicloturistico attualmente praticabile per Vanoi, da Passo Brocon e da Passo Gobbera, non è alla portata di tutti, il che contribuisce a mantenere in un certo isolamento la valle. Questo in presenza di incremento del fenomeno turistico dato dalla bicicletta.

martedì 12 ottobre 2010

Itinerario 13 - "Della memoria, del rispetto, dei silenzi" - Da Feltre a Cima Grappa per Valle di Seren e Bocchette. Ritorno strada Cadorna per Caupo.

Grandi silenzi, grande rispetto, nei luoghi della Grande Guerra. E grande è la natura, ricostituita, nel corso di quasi un secolo. L'itinerario per Cima Grappa dalla Valle di Seren del Grappa (BL), lungo il corso del torrente Stizzon, si interseca ed è spesso comune con percorsi a piedi delle "Via della Fede". Si accompagna a singoli, gruppi e comitive, provenienti da tutto il mondo, che rendono omaggio ai Caduti. Salire a Cima Grappa, a piedi e in bicicletta, assume significati particolari, di riflessione, di ricordo. La fatica, necessaria, è quasi purificazione penitenziale. Lungo il percorso, e in vetta, l'osservazione circostante è impagabile. Attesa la giornata di sole e luce, il 12 ottobre, sono apparse nel loro agglomerato unico le cime dolomitiche del Sistema Montuoso 3 Unesco, e il Lagorai, il Coppolo, Cima d'Asta, Altopiano d'Asiago, Valsugana. Dall'altra parte, colline e pianura.

FELTRE - RASAI - SEREN DEL GRAPPA - VALLE DI SEREN - PONTE AVIEN - CHIESA NUOVA (Pian de la Cèsa) - BOCCHETTE - CIMA GRAPPA - SP 148 CADORNA - CAUPO - FELTRE.
TOT KM 71.38
Foto da Cima Grappa: sopra, alla base del Sacrario; sotto, gruppo montuoso 3 Dolomiti Bellunesi, Pale di San Martino,
con estensione sud fino a Belluno e Alpago.


Partiamo da Feltre, Osservatorio Turismo Asslib, con direzione Ponte di Tomo, strada provinciale delle Montegge. Superata la popolosa frazione di Rasai, giungiamo a Seren del Grappa al km 8.41. Dalla piazza del Municipio, a sinistra, si entra nella valle del torrente Stizzon. Senza difficoltà, con leggero dislivello, passiamo Ponte Avien (km 13.16), località Cooperativa, e saliamo a Chiesa Nuova, Pian de la Cèsa, km 16.18.


Foto: sopra, strada provinciale delle Montegge. Sotto, imbocco Val di Seren poco dopo piazza del Municipio; Ponte Avien, cartello e piazza di Chiesa Nuova, Pian de la Cèsa.

Prima di entrare a Pian de la Cèsa, a sinistra, parte la Strada Comunale di Valle.Un tempo sentiero sterrato è stata messa in sicurezza, anche recentemente, ed è asfaltata. La imbocchiamo per arrivare alle Bocchette. Fino a 700 metri di altitudine, in presenza di nuclei abitati, la strada è affrontabile senza sforzi. Oltre, e in particolare dal km 20.00 con alt. slm 850, il carattere di vecchio sentiero montano porta pendenze superiori al 20%. Si prosegue, sempre alla sinistra del corso Stizzon, raggiungendo quota 1126 al km 22.20. L'alta valle del torrente è tanto selvaggia quanto silenziosa. Surreale. Con i colori del primo autunno nel fogliame.
Concludiamo l'ascesa arrivando alla Casermetta Forestale, al km 23.62, 1243 m di quota.

Foto: imbocco Strada di Valle da Chiesa Nuova per le Bocchette e varie del percorso fino a Casermetta Forestale.

Eccoci alle Bocchette, dove si trova l'omonimo Rifugio, altre attività, case, chiesa. Attraversiamo la conca, sovrastati da Cima Grappa, per località Forcelletto, incrocio con la 148 Cadorna. Ci siamo al km 26.81, quota 1400.
Foto: panorami dalle Bocchette e incrocio Forcelletto.

Da Forcelletto a Cima Grappa mancano 8 km. Panorami incredibili su Enego e Valsugana. Salita praticabile, con qualche dislivello, che riporta in discesa dai 1632 ai 1570, nei pressi del Rifugio Scarpon fino al bivio Bassano-Cima Grappa, km 31.52. L'ultima fatica è lunga 2.4 km. E non ci si può non fermare, spesso, per guardare in basso colli e pianura, monumento al Partigiano e alla Resistenza, fino alla Caserma Milano, ai piedi del Rifugio Bassano.

Foto: vista su Enego e Valsugana. Sotto: verso Cima Grappa; contrafforti e pianura; monumento al Partigiano;
base Rifugio Bassano.


Giunti nel grande piazzale ai piedi del Sacrario, km 35.04 alt. 1758, possiamo riposare. C'è una vista unica sui colossi dolomitici di Feltrino e Primiero, fino a Belluno. C'è il Sacrario Militare da onorare. C'è un punto di ristoro dove rifocillarsi.

Foto: arrivo al piazzale del Sacrario. Sotto, particolare della vista su Dolomiti Bellunesi, Pavione, Pale di San Martino, Sass de Mura; il Sacrario al crepuscolo; Rifugio Bassano. 

Ci attardiamo a tal punto che prendiamo la via del ritorno all'imbrunire. Scendiamo al bivio della Cadorna e risaliamo al Rifugio Scarpon, km 38.62 alt. 1630. Torniamo a Forcelletto al km 43.17, per affrontare un dislivello a 1476 m slm al km 44.79. Fortunatamente la strada è stata riasfaltata di recente. Quasi al buio scendiamo su Caupo di Seren del Grappa, base della SP 148 Cadorna; ci arriviamo dopo aver percorso 63.75 km. Per maggior sicurezza, pedaliamo l'ultimo tratto da Santa Lucia a Feltre inserendoci nella nuova variante 50bis. Giunti in Osservatorio Turismo Asslib il totale del percorso è di km 71.38.

Note : 
* Il percorso è stato effettuato martedì 12 ottobre 2010.
* Rifornimento d'acqua a Pian de la Cèsa
* Si interseca e si ricalca a tratti l'itinerario a piedi dal Monastero SS Vittore e Corona (Anzù di Feltre) alla Madonna del Grappa.
* Il ristoro di Cima Grappa è aperto tutto l'anno. Chiude il martedì a novembre e dicembre.
* Evitare di pedalare al buio, come chi ha documentato il percorso.
* L'altitudine di Cima Grappa è 1775 m slm.